venerdì 14 novembre 2008

Un mese fa...

Amici,

oggi è esattamente un mese da quando mia mamma (la ragazza con le margherite tra i capelli) non c'è più.

In questo mese credo di non aver ancora metabolizzato niente...mi sento strano...ho sempre l'impressione di vivere un lungo incubo...

Premetto che non vivo a casa dei miei genitori, che è in Veneto, io vivo in Toscana, ormai da quasi cinque anni.

Telefonavo quasi tutti i giorni a casa, ed era lei che rispondeva, sempre, anche quando non stava più molto bene, si faceva mettere il cordless sul cuscino, perchè voleva rispondere, sapeva che dovevo chiamare...

Ed ora, quando chiamo, non sento più la sua voce...è qui, forse, che l'incubo finisce e piombo nella realtà...NON C'E' PIU'!

Ho anche un grande rimorso che credo di non poter mai risolvere. Dopo l'intervento che subì ad agosto a noi familiari fu detto che l'intervento non era riuscito, ma non fu detto niente a lei.

A questo punto, abbiamo deciso di non dirle nulla, se non il fatto che avrebbe dovuto sottoporsi a dei cicli di chemio per "ripulire" i residui dell'intervento.

Lei iniziò la convalescenza con un senso positivo, si sentiva un pò sollevata e fiduciosa, addirittura cominciò a fare dei progetti per la prossima estate.

Non sapeva che la malattia la stava già "distruggendo" internamente...e sinceramente, non lo credevo nemmeno io.

Il giorno in cui morì, il 14 ottobre scorso, io stavo con lei, la portammo all'ospedale perchè avrebbe dovuto fare il secondo ciclo di chemio. Lì si sentiva curata, c'era la sua dottoressa che le dava una certa forza, sentiva che sarebbe andato tutto bene. Ma non fu così. Si sentì male poco dopo il suo arrivo in ospedale, e fu subito grave.

Non so se avesse capito la gravità della situazione...ma io rimarrò sempre con il rimorso di non essere stato sincero con lei il giorno in cui uscì dalla sala operatoria. Anche quel giorno stavo con lei, era in rianimazione e entrai a visitarla...fu un attimo, il suo sorriso era positivo e felice perchè era lì...io scoppiai a piangere perchè i medici mi avevano detto tutto. Lei capì, da me, che c'era qualcosa che non andava, ma poi abbiamo fatto e detto di tutto per non farle capire la gravità della situazione.

Ed io, da quel momento, non le ho mai detto nulla della sua malattia...

E' da un mese che non c'è ed è un mese che non riesco a sognarla. Non vorrei fosse "arrabbiata" con me...

Vorrei che sapesse che è stato per il suo bene che non le abbiamo detto nulla...volevamo che passasse gli ultimi giorni in "serenità", con i suoi progetti e speranze....ma abbiamo fatto bene?
Non lo so e non lo saprò mai!
Sceicco Bianco

venerdì 17 ottobre 2008

La ragazza con le margherite tra i capelli

Cari Amici,
Vi voglio raccontare una storia, quella di una ragazza che il giorno del suo matrimonio indossava, tra i suoi capelli neri e ricci, una cuffia fatta di margherite bianche...era bellissima! Erano gli anni 60...ed aveva 27 anni.

Questa ragazza si chiamava Gabriella e tutta la sua vita è stata come quella di una margherita.

Le margherite sono fiori unici, perfetti nella loro semplicità , sono i primi fiori che impariamo a disegnare, ma sono anche molto delicati e spiccano subito agli occhi quando li vediamo...sono il simbolo dell'amore che c'è o non c'è...ci fanno venire in mente la libertà, l'onestà, l'umiltà...tutte cose che erano anche dentro il cuore di Gabriella, la ragazza di campagna...come le margherite.

Gabriella faceva la parrucchiera, un lavoro che adorava...aveva dedicato i migliori anni della sua vita, a questo lavoro, rendere belle le donne la gratificava, la faceva sentire "importante" per le sue clienti, che l'adoravano...

Poi sono arrivati i figli e lì, ha cominciato a dividersi tra loro ed il suo lavoro...tra il suo negozio pieno di profumi, e la sua casa piena di strilli e pannolini...alla fine, però, ha scelto i figli!

Ha dato tutto a loro, anche se non in maniera urlata...ma era la sua vita a non volere e pretendere urli, semmai preferiva i sospiri, un pianto fatto di nascosto, una preghiera fatta di notte...questa era la sua vita!

Una vita un pò in penombra, la sua, ma vissuta fino in fondo, credo. Un marito, due figli, una casa in centro del paese, quel paese che l'aveva vista nascere, crescere e realizzarsi come parrucchiera, come moglie, come madre.

SEMPLICE E VERA, credo sia stato il suo motto...

Ora Grabriella non c'è più, un tumore l'ha rubata alla sua vita, in soli due mesi...si è spenta il 14 ottobre.

Ah, dimenticavo, Gabriella era mia mamma...la mia vita, il mio amore più grande...

Non ho avuto nemmeno il tempo di dirle tutto quello che provavo per lei ed un sacco di altre cose, ne avevo troppe da dire...

Il nostro è stato un rapporto come tanti, credo, molte cose dette e non dette, sussurrate e sospirate...ma, credo, in cuor mio, percepite e comprese...bastava uno sguardo, e lei capiva...come tutte le mamme!

Eppoi arriva la malattia che non ti lascia nemmeno il tempo per fare delle considerazioni per capire ..."Cosa potrebbe succedere se...." e ti ripeti continuamente "No, non succederà mai...! E' la mamma!"...ma la malattia non guarda in faccia nessuno...e quando sbatti il muso contro la realtà...è tardi! Mamma ha il respiratore, l'ossigeno la tiene in vita, questa vita che tanto le ha dato e tanto le ha tolto, il pre-coma la mantiene legata a noi con un flebile respiro.

E' lì che capisci che vivere è qualcosa di strano...non sai spiegarti più nulla, perdi completamente il contatto con la realtà...e poi realizzi, NON C'E' PIU'!

Allora arrivano subito i rimpianti, il non aver detto o fatto...ma non servono più a niente! Non la rivedrai più per dirle tutto in faccia, non potrai più ridere con lei, piangere con lei...sussurrarle ancora alcune cose di te o, semplicemente, non potrai più scambiarti ancora qualche sguardo...rivedere quegli occhi, che l'ultima volta che li hai visti erano sfigurati dalla malattia...

Lei adorava, in questi ultimi mesi, scrivere...appuntava frasi che le lasciavano delle emozioni...forse aveva bisogno di questo nei suoi ultimi giorni...non lo so, perchè non gliel'ho mai chiesto!

Così, ho deciso di far incidere una frase, sulla sua lapide...eccola:

"MUORE SOLO UN AMORE CHE SMETTE DI ESSERE SOGNATO"

Mi piaceva, mi ricordava la mamma, la sua vita...c'erano due parole fondamentali per lei, AMORE E SOGNARE...e poi, mi fermo, penso e mi accorgo che sono anche le parole che accompagnano la mia di vita...

Ora le margherite gliel'ho messe sopra la bara...erano belle e bianche come quelle del giorno del suo matrimonio.

Addio mamma! Mi mancherai....da morire!

Sceicco Bianco

martedì 8 luglio 2008

Ciao bella Federica!

In questi giorni, come quasi tutti credo, sto fissando le mie vacanze con un carissimo amico.
La ricerca è iniziata almeno un paio di mesi fa...prima il posto, poi il budget, poi il mezzo di trasporto..ecc...tutte cose bellissime, che ti danno la carica e ti stimolano ad andare avanti in questi caldi giorni estivi...

Tutto questo, credo, è quello che deve avere fatto e provato Federica la bella ragazza padovana che voleva solo fare una vacanza indimenticabile con la sua più cara amica.

Programmi tutto al minimo particolare, il look da spiaggia, quello da aperitivo e quello "mitico" da disco...che bello! aspetti un anno intero, e poi? ecco finalmente si parte! tu e lei...mano nella mano, salite sull'aereo...si decolla!!! le due belle padovane alla conquista della costa Brava...della bella Spagna!

Si atterra! un caldo afoso vi travolge, la "movida" già entra nel vostro cuore...è la Spagna! I primi giorni... favolosi, mitici! ti sembra di stare in un'altra dimensione...tutta colori, sole, mare, bella gente...vorresti fermare il tempo!

Poi, il resto, purtroppo lo conosciamo tutti, avrei voluto non sapere nulla....avrei voluto che la tua fosse una delle tantissime vacanza tra amiche spensierate e belle!

Invece no! Tutti ci siamo resi conto che non siamo più liberi di vivere...di vivere i nostri sogni, i nostri desideri...di credere di toccare il paradiso con un dito...
Certe "persone" (uso le virgolette per non dire cose spiacevoli), sono lì, dietro l'angolo, pronte ad infrangere qualunque sogno altrui, ma con quale diritto??? con quale diritto vi siete permessi di fare ciò???

Nessuno ha il diritto di fare quello che hanno fatto a Federica! Una ragazza di 21 anni che voleva vivere, voleva divertirsi, voleva sognare...ne aveva il diritto!

ASSASSINI è dir poco! è una parola fin troppo usata, in questi tempi, che ha perso la forza che aveva un tempo...

Non voglio sapere i particolari...ma credo che dietro ci sia stato un piano per farlo, studiato a tavolino per impossessarsi di una vita che non vi appartiene.
La vita di una bella ragazza non è "roba vostra"! (scusate la forza di queste parole...ma credo che nell'animo di questi assassini...la parola "ROBA NOSTRA", sia predominante)...

La bella Federica, ora, non tornerà più nella sua pianura, la bella pianura padana, del padovano, dove viveva...e dove si vive bene, o meglio...dove si viveva bene...
Forse, a volte, la nostra pianura è un pò troppo piatta...ed allora si cerca di provare sensazioni nuove, di evadere...magari con un bel viaggio, con gli amici...come hanno fatto Federica e Stefania...due ragazze con un sogno, vivere una vacanza indimenticabile...e basta!

Addio Fede!
Mi permetto di chiamarti così...
Sceicco Bianco

lunedì 19 maggio 2008

Una Gomorra....sulla coscienza

Amici,
ieri sera ho visto il film Gomorra, un film forte, diretto, non banale...un vero pugno alla nostra coscienza italiana...

Per un uomo del nord, nato e cresciuto lì, è veramente un colpo diretto, un KO.

Le informazioni che riceviamo dai media, giornali e tv, a mio avviso non hanno mai rispecchiato la realtà così come ha fatto Garrone nel suo film...
Una ripresa da brivido, come se il regista fosse un reporter di guerra, invisibile, che racconta con un occhio crudo e vero, quella realtà così scioccante da lasciarci senza fiato.
Gli sguardi, gli atteggiamenti, le bocche, la pelle...tutto in primissimo piano come se qualsiasi cosa volesse trasmetterci qualcosa, qualcosa di intenso di assurdo, di incredibile....si percepiva tutto, sembrava quasi di sentirli quegli odori di quei palazzi di Scampia, che sembravano più dei gironi infernali che delle case civili...

Con questo film mi viene da dire che il Neorealismo è ritornato! quella parte del nostro cinema, la più bella, la più emozionante...quella che ci ha fatto grandi agli occhi di tutti, è tornata!

La verità fa veramente male! e che dolore vedere come si vive in quei posti...che dolore sentire quelle frasi, vedere quella crudeltà.

Non dobbiamo vergognarci di "far vedere i nostri panni sporchi...", assolutamente NO! lo stesso fu detto quando uscì Roma città aperta di Rossellini...non dobbiamo aver paura di raccontare la nostra Italia di oggi...ma soprattutto non dobbiamo vergognarci di raccontare l'Italia così com'è...vera, intensa, dura, vigliacca, assassina, crudele...non è solo una cosa nostra, comunque...
Ma avere avuto il coraggio di far vedere il camorrista sotto un punto di vista realistico, non più quello patinato di Hollywood, questo è realismo!

Cari amici dobbiamo dire grazie a chi ci ha regalato uno spezzone di realtà, non filtrata, non banalizzata, non stereotipata...ma dura, scomoda, intensa, spigolosa, crudele...

Speriamo di vederne ancora di film così...perchè, forse, sarà grazie a questo tipo di film che finalmente potremmo vedere la nostra realtà!

Sceicco Bianco

mercoledì 14 maggio 2008

la società del +

Amici,
Vi siete accorti quante volte viene ripetuta questa parola, ultimamente?
PIU' , + .... un sacco, vero?

Più lavoro per tutti, salari più alti, più sconti, più mutui, più aiuti, più disoccupati, più auto in circolazione, più sicurezza, più amore, più bullismo, più....insomma, più di tutto....

Mi chiedo se la nostra società sta diventando la società del +....
Ma avete fatto caso al simbolo del più? eh si, è proprio una croce...un simbolo antico, antico come l'uomo stesso....la parola, infatti, devira dal greco e significa "palo piantato dritto"...ed un palo piantato è simbolo di fondamenta, certezze, difese...allora è proprio di questo di cui abbiamo bisogno, oggi?

Direi di si....

Ma la croce, simbolizza anche la sofferenza, il supplizio afflitto ai condannati. l'espiazione...per i cristiani è il simbolo del Messia, di colui che è morto per la nostra salvezza.

Ma allora abbiamo, nuovamente, bisogno di un Messia? di qualcuno che ci salverà? Forse si...

Basterebbe qualcuno che ci faccia aprire gli occhi, il cuore...che ci riporti ai nostri valori ancestrali...

Una società arrivata al punto di massacrare per una sigaretta, di uccidere una ragazzina, per "Paura"...di far prostituire i propri figli...di vietare i soccorsi alla propria gente per dimostrare....(a chi? poi)....di avere il potere...eh si! Abbiamo proprio bisogno di qualcuno che ci riporti alle origini...e da lì, ricominciare....ricominciare a capire, amare...
E' la società stessa che ce lo chiede, forse inconsciamente, è il PIU' che riappare di continuo a farcelo ricordare...

Buona giornata a tutti....anzi, che sia PIU' buona del solito!
Sceicco Bianco

lunedì 5 maggio 2008

Nicola...addio

Cari amici, rieccomi....ho tralasciato il mio "piccolino" per un pò...male!

Un blog deve essere come un bambino, deve essere accudito, nutrito, amato...e non trascurato!


Oggi vi voglio semplicemente dire la mia sul fattaccio di Verona...pestare a morte un ragazzo, per una mancata sigaretta...


CHE VERGOGNA ESSERE VENETO! Ed io lo sono


Ma come si fa? Cosa spinge a farlo? Cosa si prova a farlo?


Quante domande mi passano per la mente, quante risposte vorrei avere, quanta rabbia e dolore nel sentire il racconto di quella tremenda sera veronese.

Una città simbolo dell'amore, trasformata in un girone dell'inferno da persone (uso un termine educato, per descriverli) che hanno massacrato un ragazzo per una sigaretta...nemmeno gli animali uccidono per così poco, loro lo fanno per nutrirsi...


Nicola è morto...per un rifiuto di una sigaretta...lo hanno pestato a sangue come solo dei mostri potrebbero fare.
Non ci possono essere accuse politiche o di altra ragione, in questo caso...ci deve essere solo una sola accusa, OMICIDIO ...e la pena DEVE essere esemplare...deve esserci giustizia, solo quella, in questo momento!

Come si fa, mi chiedo, ad infierire su un corpo umano con quella brutalità, cinque contro uno...e poi fuggire via, come se niente fosse...credendo di riuscire a nascondersi, di fuggire da una colpa così grave...

Ora, l'unica cosa che avrei voglia di dire è "SCUSA" alla famiglia di Nicola...scusateci per come sta diventando questo paese, scusateci per non insegnare ai nostri figli ad amare e rispettare a sufficienza, scusateci per non intervenire in tempo di fronte a queste assurdità, scusateci...

Sceicco Bianco

venerdì 7 marzo 2008

Buon compleanno Nannarella!

Cari amici, esattamente 100 anni fa nasceva lei, a mio avviso la più grande, l'inimitabile, l'unica, la prima della classe...Anna Magnani o meglio Nannarella.


E' stata la prima italiana a vincere un oscar, non poteva che essere così!

Una forza della natura, una recitazione che, ad oggi, non si ritrova più in nessuna donna...I suoi film, memorabili, erano tali perchè c'era lei...

Ha rappresentato l'Italia del dopo guerra nel miglior modo possibile, era lei L'Italia! L'Italia dei nostri nonni che voleva rinascere, voleva risorgere, voleva dimostrare tutto il suo valore e la sua forza...Nannarella era tutto questo!

Una donna vera, forte, unica, con una risata travolgente, genuina ed arruffata (come i suoi capelli), diventata il manifesto della Resistenza con "Roma città aperta", simbolo della mamma italiana, in "Mamma Roma" e "Bellissima", emblema della donna forte e volitiva ne "L'Onorevole Angelina", star internazionale ne "La rosa tatuata", simbolo italiano in "Roma"...

Auguri Nannarella, auguri a tutte le donne come te...non smetterai mai di correre...non smetterai mai di far piangere...non smetterai mai di far ricordare...non smetterai mai di far amare il nostro cinema, di farlo sentire, con un semplice tuo sguardo, il migliore!

Mi auguro che il tuo fare cinema, con le viscere, con il più profondo del cuore, rimanga un esempio per molti...perchè è grazie a te, che molti (ed io fra loro) si sono innamorati di quest'arte...di questa meravigliosa esperienza che regala, ad ogni sequenza, una sensazione... che mi ha regalato, grazie al tuo sguardo, emozioni uniche...

Amici, oggi, se potete...guardatela!

Sceicco Bianco

giovedì 6 marzo 2008

Canzone...

Oggi poche parole mie...voglio far parlare una Brava...Elisa...che credo conosciate tutti...

La canzone è "Qualcosa che non c'è"

Tutto questo tempo a chiedermi
Cos'è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così
[...]
Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere
[...]
E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole
Bella vero? ogni tanto la riascolto sempre volentieri...forse perchè c'è un pò di me...un pò della mia vita...della vita di molti.
Oggi voglio cominciare così la giornata, guardando il sole, anche se fa un pò freddo, splende, per ricordarmi che sta lì, sempre e comunque, e fermarsi a contemplarlo è qualcosa di miracoloso...di magico...rapprensenta la vita, la nostra vita...bella vero? stavolta la vita, però!
Grazie Elisa per riporatarci con i piedi per terra, con il cuore alle cose che contano...
Sceicco Bianco

martedì 4 marzo 2008

I-Pod = I Alone

Da amante della musica non potevo, anche io, come milioni di voi...non avere l'I-Pod...caro compagno di corse all'aperto, sessioni di ginnastica in palestra, viaggi in treno ecc...

Ma ci avete mai pensato a quanto ci rende soli ed isolati?
E' vero, voi direte, quando sono il palestra ho bisogno di stare isolato, per concentrarmi, farmi la mia dose di "doping" musicale per avere l'energia giusta per effetttuare nel miglior modo possibile la mia oretta di esercizi...ma tante volte, credo, ci siamo persi delle belle occasioni di fare anche due chiacchiere con il nostro vicino/a di cyclette, di avere il piacere di uno scambio di "fatiche" ...

Ed i viaggi in treno? A volte si scoprono delle persone interessanti o buffe, che magari nel giro di un'orretta già ci hanno raccontato metà della loro vita...ma noi, rinchiusi nell'ovatta delle cuffie tagliamo fuori, fuori dal nostro mondo...fuori dalla nostra solitudine...

Ma credo, ed è solo una mia modesta opinione, che tutta la nuova tecnologia che dovrebbe servire a renderci la vita migliore, in realtà non fa altro che isolarci dal resto della gente, ci rende dei "robot" che interagiscono solo ed esclusivamente tramite wi-fi o bluetooth...tramite freddi sms o squilli...

Pensate alla miriade di console e relativi giochini...hanno trattenuto, a forza, i bambini (e non) nelle loro case, isolati in quel loro mondo fatto di suoni ed azioni inverosimili, violenti o meno, ma irreali...isolati, anzi, non cercate di disturbarli, per favore!
Credo che a molti bambini di oggi manchi il giocare all'aperto, trasformare, con un tocco di fantasia una scotola di cartone in un'astronave spaziale, un mestolo in un fucile a raggi laser, un asciugamano in un mantello che rende invisibili...eh si...ora tutto questo può essere ricreato a computer, e la fantasia non diventa più nostra prerogativa ma prerogativa della PSP o della Nintendo DS che, con i loro numerosi giochi ci stanno rubando dei momenti preziosi...dei momenti che ci hanno aiutato a crescere, a crescere con gli altri, in mezzo agli altri.

Eh si! caro amico di viaggio e di palestra, caro compagno "dopante"...forse, ogni tanto, sarebbe meglio spegnerti...per riaccendere quella piccola scintilla che è la socializzazione, un sorriso, una chiacchera, un consiglio, forse ci renderebbe "migliori" più sociali...d'altronde noi umani, per natura, siamo degli esseri socievoli...o no?

Sceicco Bianco

martedì 19 febbraio 2008

Cara Carmela...ti scrivo

Premetto che Carmela è la moglie di Giuseppe Veropalumbo, l'uomo di 30 anni ucciso a capodanno mentre stava a casa sua, con la sua famiglia, a festeggiare...

In questi giorni Carmela ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica, perchè l'aiuti a trovare un lavoro, visto che ora si trova sola a dover crescere una figlia...

Cara Carmela, ammiro tantissimo la tua dignità nel fare questo gesto, il tuo coraggio di dirlo apertamente, di urlare (con educazione) un tuo diritto, di far sentire la tua voce di mamma, la tua voglia di crescere la tua bambina come deve essere, senza elemosine o doni di amici e parenti, ma con le tue forze di madre dignitosa e audace.

Queste sono delle caratteristiche positive che qualunque azienda dovrebbe prendere in considerazione nell'assumere una persona, anche senza ricorrere al nostro Presidente, chiunque, ne abbia le possibilità lo dovrebbe fare...Io lo farei, veramente!

Non ho nessun potere o possibilità di farlo, mi spiace Carmela, ma spero che alcune semplici righe, scritte di impulso, possano sollevare un pò di polvere...
Mi posso unire a te nel chiedere al Presidente un aiuto concreto per una donna che ha il diritto di crescere la figlia in maniera dignitosa, nel chiedere giustizia di un assassino che per dimostrare la sua "virilità" si mette a sparare contro a delle finestre chiuse distruggendo una famiglia...
Cara Carmela sono con te!

Forse ne te ne il Presidente, leggeranno mai questo post, non importa, sentivo di doverlo scrivere in onore del tuo coraggio e della tua dignità...io sarei orgoglioso nell'avere come collega una ragazza come te! Lo dovrebbe essere chiunque.

In bocca al lupo, cara Nobile Mamma!
Sceicco Bianco

giovedì 14 febbraio 2008

A. A. A. (Auguri All'Amore)

Ebbene si, anch'io, oggi, voglio fare gli auguri all'Amore...




Auguri a chi ama incondizionatamente, senza volere nulla in cambio...

Auguri a chi ritrova un amore dopo anni e scopre che potrebbe essere l'amore della vita...

Auguri a chi viene travolto dalla passione, dalla gioia di avere accanto qualcuno che ti ha cambiato, per sempre...

Auguri a chi nel solo sentire la voce del suo amore si commuove come un bambino...a chi nel rivederlo dopo tanto tempo si sente una fitta al cuore...

Auguri a chi non riesce a guardare negli occhi qualcuno, perchè sa che quel qualcuno potrebbe capire...oggi, però, guardalo dritto in quegli occhi!

Auguri a chi guarda di continuo l'orologio ed il calendario...quel momento si avvicina!

Auguri alle mamme-amiche che lavorano, quanti amori nella vostra vita!

Auguri a chi scappa via per il suo amore, abbandona il suo mondo per legarsi a lui, per sempre...

Auguri a chi dice..."mi basta uno squillo"...

Auguri anche a chi a sofferto, per Amore, e, nell'Amore non finirà mai di credere...

Eh si, tutti loro li conosco, sono io, il mio mondo, i miei amici, la mia famiglia...

Auguri a tutti ! oggi è la nostra giornata!

Un'ultima cosa...non dimentichiamo mai che le cose più belle della vita sono dei doni! scartiamole con cura, godiamocele con tutto il cuore!

Sceicco Bianco

mercoledì 13 febbraio 2008

Il caos... della censura!

Amici, credo veramente, che fra un pò si riaccenderanno i roghi!

Si tratta di "Caos calmo" il film di Antonello Grimaldi, nelle sale in questi giorni e, sotto il tiro del mondo cattolico.
Ora basta, è possibile che la CEI debba mettere bocca anche sull'arte? E' possibile che nessuno sia libero di esprimere le sue idee, la sua arte, senza sentirsi "bruciato" da pseudo opinionisti, anche cinematografici?
Non solo, ai nostri attori viene pure proposta l'obiezione di coscienza, ossia di rifiutarsi di «girare scene erotiche volgari e distruttive».
Eh si, l'erotismo è diventato volgare e distruttivo, cari i miei amici!

Ritorno sempre sulle mie idee, la volgarità sta altrove...non in un film, non nei volti di due bravi attori professionisti, non nelle mani e negli occhi di un bravo rigista come Grimaldi, ma, nella penna di qualcuno che ne parla in questo modo:
«I due attori fanno l'amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia: capisco - spiega don Anselmi - che la scena vada letta e inserita nel contesto del film, ma confesso che anch'io sono rimasto stupito e disturbato. Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perchè non la vivono. Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia. Per questo preghiamo per chi svaluta questi gesti».
Qualcuno può spiegare che la sessualità è bella perchè intensa, perchè intima, perchè confonde le menti, fonde due corpi, mescola gli esseri...non si tratta di svalutare, si tratta di vivere!
I giovani possono essere spinti alla violenza guardando queste scene, in quanto "poveri culturalmente", si, così sono definiti...e vista la povertà culturale travolti da passioni torbide e malsane...Accidenti... il tutto guardando un film! Alla faccia della povertà culturale! sembra quasi un addestramento di cani... che gli fai vedere come fare e loro lo fanno! non credete?

La violenza sta altrove, sta nell'imporre le idee, nel denigrare quelle di altri...a volte, chi ricopre cariche di un certo tipo dovrebbe pensare molto prima di agire...ora vorrei tanto che la CEI mi spiegasse perchè gli scandali dei preti pedofili sono stati censurati da tutti i mezzi di informazione...ma non voglio arrivare a tanto, credetemi...

Per cortesia, lasciate fuori da questi giudizi da inquisizione, l'arte, il nostro cinema, i nostri attori, si tratta di storie, di personaggi...che spesso ci ricordano la nostra vita, il nostro essere e, ci fanno anche sognare...
Non è che per caso, ci volete togliere la facoltà di sognare?
Di rivivere certi momenti della nostra vita, sia belli che brutti?

Io le bombe le sgancio...
Sceicco Bianco

lunedì 11 febbraio 2008

Italiano?...No, grazie

Venerdi sera, ormai tappa fissa, ci sono le Invazioni Barbariche di Daria Bignardi...
Durante la puntata di venerdi scorso, mi ha colpito l'intervista ad un giovane scrittore italiano, Giacomo Cardaci.
Ad un certo punto del racconto del suo libro ha detto che vuole trasferirsi a Londra perchè non si sente italiano, non si sente di appartenere ad uno stato che non gli riconosce alcuni diritti (matrimonio gay, adozione, eutanasia...ecc).

Caro Giacomo, hai ragione!
Non solo non riconosce certi diritti ma, trovo sia uno stato quasi allo sbando, la cosiddetta "Casta" ci ha portati ad uno stato di "ridicolo" e non di "diritto"...ogni giorno scopri che gli appartenenti alla Casta hanno fatto solo ed esclusivamente i loro interessi, consulenti pagati milioni per risolvere l'emergenza rifiuti che, alla fine, non facevano che mantenere l'emergenza, per incassare...ed ora i risultati sono sotto gli occhi di mezzo mondo...
politici che si insultano come se fossero in osteria (vedi il mio post sotto), malasanità, corruzioni...bottiglie stappate e mortadella, per festeggiare una caduta di governo...povera Italia!
Il guaio ancora maggiore, dal mio punto di vista, è che la maggior parte di queste notizie, ci vengono riportate da "Striscia la Notizia", ormai divenuto l'unico TG che riporta le notizie "più nascoste", le vere notizie che dovrebbero essere urlate da tutti, raccontate da tutti i giornalisti che si ritengono tali...

E, tornando a Giacomo, devo dire che anche a me sta venendo una gran voglia di andare via, di lasciare questo posto, di abbandonare questo paese che sta sprofondando nell'ipocrisia di una classe politica (nessuno escluso!) che ci sta mettendo alle strette...ci sta sfruttando fino all'osso...non ci sta riconoscendo alcuni diritti che ci spettano solo per il fatto di essere persone...non numeri.

Non è bello sentire un giovane di 22 anni, mi riferisco a Giacomo, che non si ritiene italiano e vuole espatriare per sentirsi una "persona di diritto", non credete?
Penso che molti si sentano come Giacomo, molti giovani, molte famiglie, molte donne. Molti avranno la possibilità di espatriare e lo faranno, molti, invece, non potendolo fare si troveranno a rimanere qui, a sopravvivere in un paese che sta per essere fagocitato dalla "Casta", proprio dalla casta che dovrebbe farlo rinascere, renderlo sempre più degno di essere uno stato vero e proprio, ricostruirlo, arginare quelle ferite che in passato sono state procurate e mai medicate...ma dubito che mai sarà così, almeno per ora...dovrebbero cambiare molte cose, troppe, forse.

Cara Italia, tanto fra un pò ci sarà San Remo che tutto nasconde e tutto profuma...di canzonette, di gossip, di polemiche...e poi? Le elezioni, con tutto il teatrino della campagna elettorale...promesse, urla, smentite, alleanze e contro-alleanze, ed intanto il tempo passa...la campania, ormai quasi dimenticata, sprofonderà nei rifiuti...le famiglie continueranno a tirare la cinghia per arrivare alla terza settimana...i giovani a sperare di trasformare i loro contratti da interinali a tempo indeterminato...

Sarebbe bello che Giacomo rimasse qui, fiero del suo paese, no?

Sceicco Bianco

giovedì 31 gennaio 2008

dedicato a lei...Mr. pullover rosso ed occhiali scuri...

Ebbene si, questo post lo voglio dedicare ad un Nostro Senatore della Repubblica Italiana...

Immagino che tutti voi abbiate avuto modo di ammirare il nostro senatore che, sfoggiando un perfetto look da Dandy un pò snob, ha dato il meglio di sè...quando è caduto il governo.

Non importa ne il nome ne il partito, non voglio fare un post sulla politica, non è il mio campo...volgio semplicemente far presente che, certi atteggiamenti, certi gesti, certe frasi, vanno dette allo stadio, per strada...o sotto la doccia...a casa propria!

Un rappresentante del popolo italiano non dovrebbe nemmeno pensarle, certe cose, sapendo che tutte le sedute del Senato sono videoregistrate e trasmesse in TV, come in questo caso.

E' una vergogna! Mi vergogno di essere italiano, dopo aver visto quello che ho visto e dopo aver sentito una miriade di insulti da "osteria di basso rango".

Credo che, in una qualsiasi azienda privata o pubblica, un atteggiamento del genere sarebbe stato ripreso in modo pesante...così sarebbe dovuto accadere anche al nostro Senatore.

Caro Senatore, sicuramente a fine mese Lei non controlla la busta paga per vedere quanti soldi ha, quanti sono finiti in tasse e quanti andranno via tra affitto e mutuo...non mi sembra il tipo, visto l'atteggiamento che ha...
Non mi sento nemmeno di dirLe che tutti quei soldi che vede scritti nella sua busta paga sono rubati, anche se ne avrei una gran voglia, mi creda!

Caro Senatore, a me hanno insegnato che quando si parla, a meno che non si sia una Signora, gli occhiali scuri vanno tolti...a meno che non si voglia rimanere anonimi...ma non mi sembra il suo caso, non crede? Visto che ha fatto il giro del mondo...o quasi...Bel traguardo, mi creda!

Caro Senatore, lo sa che, persino all'Isola dei Famosi, quando uno bestemmiava veniva cacciato? Ma forse, lei, sapeva benissimo che non sarebbe stato il suo caso...giusto?
Mi creda, un gran peccato che non ci siano le nomination...altrimenti se ne sarebbe tornato a casa...magari a fare l'impiegato ad un call center...con meno di 1.000 euro al mese...forse, in quel caso, avrebbe pensato, prima di agire...

Grazie,
Sceicco Bianco

lunedì 28 gennaio 2008

27/01/1945...il ricordo

Eh si, una data da ricordare, una data da imprimere nella memoria.
E' giusto sia così, è giusto lo rimanga, per sempre!

Vorrei lasciare anche la mia, modestissima, testimonianza.

Anni fa, sono stato a Dachau, vicino a Monaco, sede di uno dei più grandi campi di concentramento.
Nonostante l'aria della gita scolastica, in un paese straniero...non si può scordare quel posto...non si deve!
Tutto sembrava andare ad una velocità diversa, il silenzio, gli odori, tutto ti portava a quegli anni, dove, regnava il terrore e la morte...quella terra che calpestavi, quelle baracche così fredde, quei forni così assurdi, avevano visto morire migliaia di persone innocenti, sangue e lacrime su quella terra sotto ai nostri piedi.
Tutto quell'orrore non potè che trasformare quel suolo in un luogo senza tempo, in un luogo sacro...Sacro all'Umanità tutta, senza distinzione di religione, in questo caso non ci deve essere...Santuario dell'Assurdità Umana, di quello che l'uomo può arrivare a fare, di quello che l'Uomo NON deve più fare!

E poi, quei mucchi di vestiti, accatastati, i denti...eh si...i denti...gli occhiali...sembrava un film...ma poi, capivi, che erano i film ad attingere da quello, dalla realtà, che, in questo caso, era di più dell'immaginazione...

Non meravigliamoci di quello che sentiamo tutti i giorni alla TV o leggiamo sui giornali...ricordiamoci solo che l'uomo può spingersi molto oltre...ed il 27/01 deve essere questo ricordo, il ricordo di quell'Oltre che mai più dovremmo toccare...mai più rivivere!

Teniamo vivo il ricordo, teniamo vivo il sentimento e, purtroppo, teniamo viva la paura...

« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »
(da "Se questo è un uomo" di Primo Levi)

martedì 22 gennaio 2008

ricordi di lana...

"...il business sta ammazzando la creatività". Parole di un grande maestro, parole di Valentino.

Vi voglio raccontare una storia di un bambino che, cresciuto nel tinello dei nonni, sognava di lavorare nel creativo mondo della moda, della fantasia...
Quasi tutti i giorni li vedeva maneggiare tessuti, lane, sete...e poi, aghi, fili, Singer a pedale, manichini inbottiti per poter creare, gessetti da affilare...forbicione da stoffa...
E proprio lì, fra lane e sete sognava...creava, nel suo mondo, miriadi di vestiti, di cappotti, di giacce, di ricami, proprio come i suoi nonni, ispirato dalla loro passione, dalla loro esperienza e pazienza.
Pensate, li credeva quasi dei maghi quando, da un semplice giornale, loro ricavavano un cartamodello, e da quel semplice pezzo di carta una giacca, un cappotto....come per incanto.
Un giorno, poi, quando la nonna gli insegnò a cucire, ad usare la Singer, si sentì un re...un mago anche lui...un creativo.

Strada facendo, intanto, quel mondo divenne un mondo fatato, tutti cominciarono a parlarne, la creatività raggiunse livelli enormi, gli italiali si imposero, i maestri lasciarono il loro segno, proprio come quel gessetto del nonno sulla stoffa, ma, stavolta, indelebile...
Alla creatività, poi, si aggiunse l'immagine, cominciarono ad apparire delle donne bellissime, delle fate, che facevano innamorare chiunque, che rendevano quelle creazioni uniche.

Alla loro bellezza si aggiusero altri maestri, quelli dell'immagine, che rendevano il tutto unico, magico...Eh si, i nonni sarebbero stati affascinati di come, il loro piccolo mondo, avrebbe potuto essere...ma forse sarebbe stato troppo per loro...

Il bambino crebbe e, volle realizzare quel sogno, poter entrare in quel mondo, diventare un "mago", come i nonni...forse affascinato da tutto il contorno, non saprei, ma sicuramente stimolato dai ricordi di lana dei nonni...

Ma una volta lì...eh si, le parole del grande Valentino rispecchiano perfettamente il tutto...la magia sembra finita.
Il business è diventato il fulcro di tutto, anche se, la creatività è ancora presente in molte persone, ma sta perdendo di vigore sembra spegnersi di fronte ai freddi numeri, alle razionali tabelle...
Forse è giusto così o forse no, non saprei...ma ho l'impressione che l'orologio stia rintoccando la mezzanotte, che Cenerentola debba ritornare a casa...che la bellissima carrozza stia ritornando una zucca...
L'incanto sembra finito, dunque, anche il grande Mago della moda sta uscendo di scena...ne rimangono ancora pochi.

A quei pochi, vi prego!...ridate vita ai gessetti, ai manichini imbottiti ai fogli di giornale trasformati in bellissimi cappotti, in fantastiche giacche...

Dedicato ai miei nonni
Sceicco Bianco

venerdì 18 gennaio 2008

pazienza...sapienza

Ma perchè la più grande carica religiosa, cattolica, doveva presiedere all'apertura dell'anno accademico del più grande ateneo d'Europa?
Mah? Chissà? Forse perchè era il simbolo (e che simbolo!) del fatto che la religione entri a far parte della cultura? Non poteva limitarsi alla Pontificia Università Lateranense?
Altro quesito al quale non mi sento di rispondere....non voglio prendermi carico di questo grosso fardello...
Esprimo semplicemente la mia modesta opinione a riguardo...credo che sia stato meglio così...la massima carica religiosa può benissimo far visita ad una grande istituzione, laica, in qualsiasi momento ma, credo che l'apertura dell'anno accademico debba essere solo ed esclusivamente l'evento dell'Università, degli studenti del corpo docente...
Troppo rumore per nulla, mi verrebbe da dire, ma è così...
Non era mai successo, non doveva accadere...

Forse, torno sempre sulle mie idee, la religione dovrebbe essere un aiuto, non una imposizione, un credo libero di chiunque, non quel credo, imposto a tutti...Immagino che in quell'Ateneo ci possano essere anche studenti di altre fedi religiose...perchè assistere alla presenza di un Leader che non è il loro? Meglio il Rettore, no? La massima istituzione all'interno della sua istituzione, così deve essere, non credete?...che senso avrebbe avuto vedere il rettore della Sapienza accanto al Papa alla messa di mezzanotte nella notte di Natale?

Bomba sganciata!
Sceicco Bianco

martedì 15 gennaio 2008

rifiuto e rifiuti...questo è il problema

Ciao e Buon Anno!

pensate cercavo una bella ispirazione con cui iniziare l'anno nuovo e, non me ne sono accorto, che ce l'avevo sotto il mio naso...(perifrasi poco carina...visto che parlo di rifiuti).

Scherzi a parte, la notizia è proprio di questi giorni, o meglio, di questi mesi...i rifiuti di Napoli.

Ma la cosa che più mi ha fatto riflettere non sono tanto i rifiuti in sè stessi, in quanto la cosa non può che fare sdegno e nient'altro. La riflessione, in questo caso, doveva essere fatta tempo addietro, non ora. Ormai la pessima figura di fronte al mondo l'abbiamo fatta...ora non siamo più solo pizza, mandolino e canzonette...ma siamo anche "monnezza"...niente male, no?

"Rifiuto e rifiuti" ...sono le parole che mi hanno fatto riflettere...quante volte nella nostra vita le abbiamo sentite e le dovremmo sentire?

Molte, forse troppe...

Il rifiuto di un amore, il peggiore, quello che ci lacera, che ci corrode che ci manda in decomposizione...proprio come un sacco nero, lasciato all'aria aperta, come quelli di Napoli...e a me ne sono successi, come a tutti noi, credo.

Una volta sono arrivato, credo, a toccare il fondo...a farmi incendiare e sprigionare diossina, tornando al paragone di Napoli.

Sentirsi dire di no, vedersi girare le spalle...cose che lacerano, soprattutto quanto si è nella condizione di lasciarsi andare, di dare qualcunque cosa, di fare qualunque cosa...
Ed è proprio in quel momento che ti senti "decomporre", ti lasci andare alle cose più infime, mettendo la tua vita, la tua esistenza in pericolo...e per che cosa? Un rifiuto!
No, credetemi, no non si può fare ciò, come non si può andare avanti nel vedere quelle montagne putride, non si può arrivare a quel punto di mettere tutta la nostra vita, il nostro essere, dentro un sacco nero e buttarlo nel mucchio sporco e puzzolente.
Il reagire, l'andare avanti, il girare pagina devono essere il nostro spunto, la nostra "discarica differenziata", la nostra vita.

Ho imparato che dobbiamo metterci al centro della nostra vita, non per egoismo, ma semplicemente per imparare ad amarci, a volerci bene...fare tutto questo sembra scontato, ma non lo è...l'autostima c'è chi ce l'ha di natura, chi no...ed è proprio a queste persone che dedico questo mio piccolo pezzo...

Non dobbiamo mai pensare che essere rifiutati da qualcuno significhi non valere, non essere all'altezza, non rappresentare nulla...perchè non è così!
Abbiamo dei sogni, abbiamo delle persone che, comunque, ci amano...e vi sembra poco?!
Dobbiamo imparare a vivere per queste cose...sforziamoci a realizzare un sogno...e sarà la nostra più grande soddisfazione!
Ma sapete quel'è la cosa più bella? E' che sarà proprio in quel momento che potremmo essere pronti a dare il meglio di noi, in tutti i sensi.
Ma non sarà facile...in quanto anche per realizzare un sogno, dovremmo sopportare altri RIFIUTI..."no, grazie"..."troppo vecchio"..."troppo Senior"..."troppo Junior"..."le faremo sapere"..."Mi spiace, qualcun'altro è arrivato prima"...
Eh si! sacchi neri su sacchi neri sopra di noi...ma non disperiamo, non è facile, non deve essere facile, altrimenti che bello sarebbe?
Rimettersi in gioco, non demordere, perseverare...questi saranno i nostri motori, questi saranno i nostri sprazzi d'aria pulita e sana, in mezzo a quest'aria che sembra intossicarci, che sembra affossarci...

Niente male per un inizio d'anno...col botto
Sceicco Bianco