lunedì 19 maggio 2008

Una Gomorra....sulla coscienza

Amici,
ieri sera ho visto il film Gomorra, un film forte, diretto, non banale...un vero pugno alla nostra coscienza italiana...

Per un uomo del nord, nato e cresciuto lì, è veramente un colpo diretto, un KO.

Le informazioni che riceviamo dai media, giornali e tv, a mio avviso non hanno mai rispecchiato la realtà così come ha fatto Garrone nel suo film...
Una ripresa da brivido, come se il regista fosse un reporter di guerra, invisibile, che racconta con un occhio crudo e vero, quella realtà così scioccante da lasciarci senza fiato.
Gli sguardi, gli atteggiamenti, le bocche, la pelle...tutto in primissimo piano come se qualsiasi cosa volesse trasmetterci qualcosa, qualcosa di intenso di assurdo, di incredibile....si percepiva tutto, sembrava quasi di sentirli quegli odori di quei palazzi di Scampia, che sembravano più dei gironi infernali che delle case civili...

Con questo film mi viene da dire che il Neorealismo è ritornato! quella parte del nostro cinema, la più bella, la più emozionante...quella che ci ha fatto grandi agli occhi di tutti, è tornata!

La verità fa veramente male! e che dolore vedere come si vive in quei posti...che dolore sentire quelle frasi, vedere quella crudeltà.

Non dobbiamo vergognarci di "far vedere i nostri panni sporchi...", assolutamente NO! lo stesso fu detto quando uscì Roma città aperta di Rossellini...non dobbiamo aver paura di raccontare la nostra Italia di oggi...ma soprattutto non dobbiamo vergognarci di raccontare l'Italia così com'è...vera, intensa, dura, vigliacca, assassina, crudele...non è solo una cosa nostra, comunque...
Ma avere avuto il coraggio di far vedere il camorrista sotto un punto di vista realistico, non più quello patinato di Hollywood, questo è realismo!

Cari amici dobbiamo dire grazie a chi ci ha regalato uno spezzone di realtà, non filtrata, non banalizzata, non stereotipata...ma dura, scomoda, intensa, spigolosa, crudele...

Speriamo di vederne ancora di film così...perchè, forse, sarà grazie a questo tipo di film che finalmente potremmo vedere la nostra realtà!

Sceicco Bianco

mercoledì 14 maggio 2008

la società del +

Amici,
Vi siete accorti quante volte viene ripetuta questa parola, ultimamente?
PIU' , + .... un sacco, vero?

Più lavoro per tutti, salari più alti, più sconti, più mutui, più aiuti, più disoccupati, più auto in circolazione, più sicurezza, più amore, più bullismo, più....insomma, più di tutto....

Mi chiedo se la nostra società sta diventando la società del +....
Ma avete fatto caso al simbolo del più? eh si, è proprio una croce...un simbolo antico, antico come l'uomo stesso....la parola, infatti, devira dal greco e significa "palo piantato dritto"...ed un palo piantato è simbolo di fondamenta, certezze, difese...allora è proprio di questo di cui abbiamo bisogno, oggi?

Direi di si....

Ma la croce, simbolizza anche la sofferenza, il supplizio afflitto ai condannati. l'espiazione...per i cristiani è il simbolo del Messia, di colui che è morto per la nostra salvezza.

Ma allora abbiamo, nuovamente, bisogno di un Messia? di qualcuno che ci salverà? Forse si...

Basterebbe qualcuno che ci faccia aprire gli occhi, il cuore...che ci riporti ai nostri valori ancestrali...

Una società arrivata al punto di massacrare per una sigaretta, di uccidere una ragazzina, per "Paura"...di far prostituire i propri figli...di vietare i soccorsi alla propria gente per dimostrare....(a chi? poi)....di avere il potere...eh si! Abbiamo proprio bisogno di qualcuno che ci riporti alle origini...e da lì, ricominciare....ricominciare a capire, amare...
E' la società stessa che ce lo chiede, forse inconsciamente, è il PIU' che riappare di continuo a farcelo ricordare...

Buona giornata a tutti....anzi, che sia PIU' buona del solito!
Sceicco Bianco

lunedì 5 maggio 2008

Nicola...addio

Cari amici, rieccomi....ho tralasciato il mio "piccolino" per un pò...male!

Un blog deve essere come un bambino, deve essere accudito, nutrito, amato...e non trascurato!


Oggi vi voglio semplicemente dire la mia sul fattaccio di Verona...pestare a morte un ragazzo, per una mancata sigaretta...


CHE VERGOGNA ESSERE VENETO! Ed io lo sono


Ma come si fa? Cosa spinge a farlo? Cosa si prova a farlo?


Quante domande mi passano per la mente, quante risposte vorrei avere, quanta rabbia e dolore nel sentire il racconto di quella tremenda sera veronese.

Una città simbolo dell'amore, trasformata in un girone dell'inferno da persone (uso un termine educato, per descriverli) che hanno massacrato un ragazzo per una sigaretta...nemmeno gli animali uccidono per così poco, loro lo fanno per nutrirsi...


Nicola è morto...per un rifiuto di una sigaretta...lo hanno pestato a sangue come solo dei mostri potrebbero fare.
Non ci possono essere accuse politiche o di altra ragione, in questo caso...ci deve essere solo una sola accusa, OMICIDIO ...e la pena DEVE essere esemplare...deve esserci giustizia, solo quella, in questo momento!

Come si fa, mi chiedo, ad infierire su un corpo umano con quella brutalità, cinque contro uno...e poi fuggire via, come se niente fosse...credendo di riuscire a nascondersi, di fuggire da una colpa così grave...

Ora, l'unica cosa che avrei voglia di dire è "SCUSA" alla famiglia di Nicola...scusateci per come sta diventando questo paese, scusateci per non insegnare ai nostri figli ad amare e rispettare a sufficienza, scusateci per non intervenire in tempo di fronte a queste assurdità, scusateci...

Sceicco Bianco