giovedì 31 gennaio 2008

dedicato a lei...Mr. pullover rosso ed occhiali scuri...

Ebbene si, questo post lo voglio dedicare ad un Nostro Senatore della Repubblica Italiana...

Immagino che tutti voi abbiate avuto modo di ammirare il nostro senatore che, sfoggiando un perfetto look da Dandy un pò snob, ha dato il meglio di sè...quando è caduto il governo.

Non importa ne il nome ne il partito, non voglio fare un post sulla politica, non è il mio campo...volgio semplicemente far presente che, certi atteggiamenti, certi gesti, certe frasi, vanno dette allo stadio, per strada...o sotto la doccia...a casa propria!

Un rappresentante del popolo italiano non dovrebbe nemmeno pensarle, certe cose, sapendo che tutte le sedute del Senato sono videoregistrate e trasmesse in TV, come in questo caso.

E' una vergogna! Mi vergogno di essere italiano, dopo aver visto quello che ho visto e dopo aver sentito una miriade di insulti da "osteria di basso rango".

Credo che, in una qualsiasi azienda privata o pubblica, un atteggiamento del genere sarebbe stato ripreso in modo pesante...così sarebbe dovuto accadere anche al nostro Senatore.

Caro Senatore, sicuramente a fine mese Lei non controlla la busta paga per vedere quanti soldi ha, quanti sono finiti in tasse e quanti andranno via tra affitto e mutuo...non mi sembra il tipo, visto l'atteggiamento che ha...
Non mi sento nemmeno di dirLe che tutti quei soldi che vede scritti nella sua busta paga sono rubati, anche se ne avrei una gran voglia, mi creda!

Caro Senatore, a me hanno insegnato che quando si parla, a meno che non si sia una Signora, gli occhiali scuri vanno tolti...a meno che non si voglia rimanere anonimi...ma non mi sembra il suo caso, non crede? Visto che ha fatto il giro del mondo...o quasi...Bel traguardo, mi creda!

Caro Senatore, lo sa che, persino all'Isola dei Famosi, quando uno bestemmiava veniva cacciato? Ma forse, lei, sapeva benissimo che non sarebbe stato il suo caso...giusto?
Mi creda, un gran peccato che non ci siano le nomination...altrimenti se ne sarebbe tornato a casa...magari a fare l'impiegato ad un call center...con meno di 1.000 euro al mese...forse, in quel caso, avrebbe pensato, prima di agire...

Grazie,
Sceicco Bianco

lunedì 28 gennaio 2008

27/01/1945...il ricordo

Eh si, una data da ricordare, una data da imprimere nella memoria.
E' giusto sia così, è giusto lo rimanga, per sempre!

Vorrei lasciare anche la mia, modestissima, testimonianza.

Anni fa, sono stato a Dachau, vicino a Monaco, sede di uno dei più grandi campi di concentramento.
Nonostante l'aria della gita scolastica, in un paese straniero...non si può scordare quel posto...non si deve!
Tutto sembrava andare ad una velocità diversa, il silenzio, gli odori, tutto ti portava a quegli anni, dove, regnava il terrore e la morte...quella terra che calpestavi, quelle baracche così fredde, quei forni così assurdi, avevano visto morire migliaia di persone innocenti, sangue e lacrime su quella terra sotto ai nostri piedi.
Tutto quell'orrore non potè che trasformare quel suolo in un luogo senza tempo, in un luogo sacro...Sacro all'Umanità tutta, senza distinzione di religione, in questo caso non ci deve essere...Santuario dell'Assurdità Umana, di quello che l'uomo può arrivare a fare, di quello che l'Uomo NON deve più fare!

E poi, quei mucchi di vestiti, accatastati, i denti...eh si...i denti...gli occhiali...sembrava un film...ma poi, capivi, che erano i film ad attingere da quello, dalla realtà, che, in questo caso, era di più dell'immaginazione...

Non meravigliamoci di quello che sentiamo tutti i giorni alla TV o leggiamo sui giornali...ricordiamoci solo che l'uomo può spingersi molto oltre...ed il 27/01 deve essere questo ricordo, il ricordo di quell'Oltre che mai più dovremmo toccare...mai più rivivere!

Teniamo vivo il ricordo, teniamo vivo il sentimento e, purtroppo, teniamo viva la paura...

« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »
(da "Se questo è un uomo" di Primo Levi)

martedì 22 gennaio 2008

ricordi di lana...

"...il business sta ammazzando la creatività". Parole di un grande maestro, parole di Valentino.

Vi voglio raccontare una storia di un bambino che, cresciuto nel tinello dei nonni, sognava di lavorare nel creativo mondo della moda, della fantasia...
Quasi tutti i giorni li vedeva maneggiare tessuti, lane, sete...e poi, aghi, fili, Singer a pedale, manichini inbottiti per poter creare, gessetti da affilare...forbicione da stoffa...
E proprio lì, fra lane e sete sognava...creava, nel suo mondo, miriadi di vestiti, di cappotti, di giacce, di ricami, proprio come i suoi nonni, ispirato dalla loro passione, dalla loro esperienza e pazienza.
Pensate, li credeva quasi dei maghi quando, da un semplice giornale, loro ricavavano un cartamodello, e da quel semplice pezzo di carta una giacca, un cappotto....come per incanto.
Un giorno, poi, quando la nonna gli insegnò a cucire, ad usare la Singer, si sentì un re...un mago anche lui...un creativo.

Strada facendo, intanto, quel mondo divenne un mondo fatato, tutti cominciarono a parlarne, la creatività raggiunse livelli enormi, gli italiali si imposero, i maestri lasciarono il loro segno, proprio come quel gessetto del nonno sulla stoffa, ma, stavolta, indelebile...
Alla creatività, poi, si aggiunse l'immagine, cominciarono ad apparire delle donne bellissime, delle fate, che facevano innamorare chiunque, che rendevano quelle creazioni uniche.

Alla loro bellezza si aggiusero altri maestri, quelli dell'immagine, che rendevano il tutto unico, magico...Eh si, i nonni sarebbero stati affascinati di come, il loro piccolo mondo, avrebbe potuto essere...ma forse sarebbe stato troppo per loro...

Il bambino crebbe e, volle realizzare quel sogno, poter entrare in quel mondo, diventare un "mago", come i nonni...forse affascinato da tutto il contorno, non saprei, ma sicuramente stimolato dai ricordi di lana dei nonni...

Ma una volta lì...eh si, le parole del grande Valentino rispecchiano perfettamente il tutto...la magia sembra finita.
Il business è diventato il fulcro di tutto, anche se, la creatività è ancora presente in molte persone, ma sta perdendo di vigore sembra spegnersi di fronte ai freddi numeri, alle razionali tabelle...
Forse è giusto così o forse no, non saprei...ma ho l'impressione che l'orologio stia rintoccando la mezzanotte, che Cenerentola debba ritornare a casa...che la bellissima carrozza stia ritornando una zucca...
L'incanto sembra finito, dunque, anche il grande Mago della moda sta uscendo di scena...ne rimangono ancora pochi.

A quei pochi, vi prego!...ridate vita ai gessetti, ai manichini imbottiti ai fogli di giornale trasformati in bellissimi cappotti, in fantastiche giacche...

Dedicato ai miei nonni
Sceicco Bianco

venerdì 18 gennaio 2008

pazienza...sapienza

Ma perchè la più grande carica religiosa, cattolica, doveva presiedere all'apertura dell'anno accademico del più grande ateneo d'Europa?
Mah? Chissà? Forse perchè era il simbolo (e che simbolo!) del fatto che la religione entri a far parte della cultura? Non poteva limitarsi alla Pontificia Università Lateranense?
Altro quesito al quale non mi sento di rispondere....non voglio prendermi carico di questo grosso fardello...
Esprimo semplicemente la mia modesta opinione a riguardo...credo che sia stato meglio così...la massima carica religiosa può benissimo far visita ad una grande istituzione, laica, in qualsiasi momento ma, credo che l'apertura dell'anno accademico debba essere solo ed esclusivamente l'evento dell'Università, degli studenti del corpo docente...
Troppo rumore per nulla, mi verrebbe da dire, ma è così...
Non era mai successo, non doveva accadere...

Forse, torno sempre sulle mie idee, la religione dovrebbe essere un aiuto, non una imposizione, un credo libero di chiunque, non quel credo, imposto a tutti...Immagino che in quell'Ateneo ci possano essere anche studenti di altre fedi religiose...perchè assistere alla presenza di un Leader che non è il loro? Meglio il Rettore, no? La massima istituzione all'interno della sua istituzione, così deve essere, non credete?...che senso avrebbe avuto vedere il rettore della Sapienza accanto al Papa alla messa di mezzanotte nella notte di Natale?

Bomba sganciata!
Sceicco Bianco

martedì 15 gennaio 2008

rifiuto e rifiuti...questo è il problema

Ciao e Buon Anno!

pensate cercavo una bella ispirazione con cui iniziare l'anno nuovo e, non me ne sono accorto, che ce l'avevo sotto il mio naso...(perifrasi poco carina...visto che parlo di rifiuti).

Scherzi a parte, la notizia è proprio di questi giorni, o meglio, di questi mesi...i rifiuti di Napoli.

Ma la cosa che più mi ha fatto riflettere non sono tanto i rifiuti in sè stessi, in quanto la cosa non può che fare sdegno e nient'altro. La riflessione, in questo caso, doveva essere fatta tempo addietro, non ora. Ormai la pessima figura di fronte al mondo l'abbiamo fatta...ora non siamo più solo pizza, mandolino e canzonette...ma siamo anche "monnezza"...niente male, no?

"Rifiuto e rifiuti" ...sono le parole che mi hanno fatto riflettere...quante volte nella nostra vita le abbiamo sentite e le dovremmo sentire?

Molte, forse troppe...

Il rifiuto di un amore, il peggiore, quello che ci lacera, che ci corrode che ci manda in decomposizione...proprio come un sacco nero, lasciato all'aria aperta, come quelli di Napoli...e a me ne sono successi, come a tutti noi, credo.

Una volta sono arrivato, credo, a toccare il fondo...a farmi incendiare e sprigionare diossina, tornando al paragone di Napoli.

Sentirsi dire di no, vedersi girare le spalle...cose che lacerano, soprattutto quanto si è nella condizione di lasciarsi andare, di dare qualcunque cosa, di fare qualunque cosa...
Ed è proprio in quel momento che ti senti "decomporre", ti lasci andare alle cose più infime, mettendo la tua vita, la tua esistenza in pericolo...e per che cosa? Un rifiuto!
No, credetemi, no non si può fare ciò, come non si può andare avanti nel vedere quelle montagne putride, non si può arrivare a quel punto di mettere tutta la nostra vita, il nostro essere, dentro un sacco nero e buttarlo nel mucchio sporco e puzzolente.
Il reagire, l'andare avanti, il girare pagina devono essere il nostro spunto, la nostra "discarica differenziata", la nostra vita.

Ho imparato che dobbiamo metterci al centro della nostra vita, non per egoismo, ma semplicemente per imparare ad amarci, a volerci bene...fare tutto questo sembra scontato, ma non lo è...l'autostima c'è chi ce l'ha di natura, chi no...ed è proprio a queste persone che dedico questo mio piccolo pezzo...

Non dobbiamo mai pensare che essere rifiutati da qualcuno significhi non valere, non essere all'altezza, non rappresentare nulla...perchè non è così!
Abbiamo dei sogni, abbiamo delle persone che, comunque, ci amano...e vi sembra poco?!
Dobbiamo imparare a vivere per queste cose...sforziamoci a realizzare un sogno...e sarà la nostra più grande soddisfazione!
Ma sapete quel'è la cosa più bella? E' che sarà proprio in quel momento che potremmo essere pronti a dare il meglio di noi, in tutti i sensi.
Ma non sarà facile...in quanto anche per realizzare un sogno, dovremmo sopportare altri RIFIUTI..."no, grazie"..."troppo vecchio"..."troppo Senior"..."troppo Junior"..."le faremo sapere"..."Mi spiace, qualcun'altro è arrivato prima"...
Eh si! sacchi neri su sacchi neri sopra di noi...ma non disperiamo, non è facile, non deve essere facile, altrimenti che bello sarebbe?
Rimettersi in gioco, non demordere, perseverare...questi saranno i nostri motori, questi saranno i nostri sprazzi d'aria pulita e sana, in mezzo a quest'aria che sembra intossicarci, che sembra affossarci...

Niente male per un inizio d'anno...col botto
Sceicco Bianco