giovedì 24 marzo 2011

La mia lista della felicità

Cari amici,
dopo l'invito di Saviano a scrivere la nostra lista della felicità, ho voluto fare la mia...eccola:

1) immaginare mia mamma tra anna magnani e liz taylor, che parlano di figli, di cinema, di amori...

2) piangere difronte ad un bel film

3) una serata tra amici, quelli veri

4) il mare, l'estate, il tramonto

5) mangiare in serenità tutto ciò che si vuole e non pensare al colesterolo ed alle intolleranze

6) ridere a crepapelle....da quanto non lo faccio

7) fare il giro del mondo, con le 5 persone più importanti della mia vita

8) una casa tutta mia!

9) incontrare clint eastwood

10) rivedere mia mamma, sorridente e felice, anche solo per 5 minuti


Sceicco

giovedì 20 gennaio 2011

Semplicemente....bambine!

Amici,
oggi vi vorrei parlare di una cosa che mi ha un pò sconvolto.
Ho letto la notizia lanciata da un noto quotidiano, sul motivo del "presunto licenziamento" di Carine Roitfeld, ex Mega-Direttrice di Vogue Paris, una delle bibbie della moda.

Nel numero di dicembre è apparso il seguente "servizio di moda", eh si, nonostante io ami quella rivista, lo devo mettere tra virgolette...Eccovi alcune foto:





Io non ho commenti al riguardo....credo che se il licenziamento è avvenuto a seguito di questo "servizio", i fatti hanno parlato più di me...e per fortuna!

Sono bambine di 7 anni circa, truccate, pettinate, ingioiellate come delle pseudo donnette...
Certo, mi direte voi, tutte le bambine sognano di mettersi i vestiti, le scarpe, i trucchi delle loro mamme e molte volte lo fanno anche....ma non c'è di certo una Stylist del calibro di Carine a vestirle...o un fotografo come Tom Ford ad immortalarle...lo fanno solo e sempre per gioco.
E questo, scusatemi, di gioco non ha niente, ma proprio niente.

Ma con tutte le modelle che ci sono in giro, le figlie di vips che non vedono l'ora di apparire (come la figlia stessa di Carine), non potevano inventarsi qualcosa di più dignitoso?

Certo che se il mondo della moda (nel mio piccolo, ma molto piccolo, ci sono anche io), sta andando verso queste trovate, allora non ci siamo proprio....di ipocrisia e falsità già ne abbondano...non mettiamoci anche questo, per cortesia!

Scusate lo sfogo, ma visto il mio forte attaccamento per questo mondo... il mio mondo (almeno per ora), la mia grande stima per Tom Ford (il fotografo del servizio), mi sono permesso di farvi partecipi di questo "disgusto" che ho trovato nel vedere queste immagini...

Lasciamo ai bambini il loro mondo, già crescono molto più in fretta di noi...non togliamo loro i giochi il loro punto di vista, cercando di "interpretarli" ed "adattarli" al nostro piacere...non sarebbe giusto.

Lasciamo le bambine continuare a truccarsi e vestirsi come le loro mamme....ma solo nelle loro camerette, nelle loro case...lasciamo alle mamme il compito di sgridarle se rovinano un pizzo, o se rompono un rossetto cercando di fissarselo sulle labbra...non impadroniamocene noi, non è giusto, non è un nostro diritto farlo.

"Pedocouture" l'hanno chiamata, termine osceno a mio avviso!

Stiamo attenti quando vestiamo i bambini, ma soprattutto le bambine a non farle sembrare delle "brutte copie" di top model o attrici...lasciamole fare le bambine, e nient'altro!

Grazie per avermi letto,
a presto.

Sceicco

lunedì 25 ottobre 2010

Francesca e Sarah...ragazze del sud

Cari amici, rieccomi!
torno con un nuovo layout (come si usa dire in gergo)....o meglio, una nuova grafica che spero vi piaccia.

Come rientro nel mondo blogger vorrei parlarvi di due ragazze del sud, di cui abbiamo sentito molto parlare in questo periodo e che mi hanno particolarmente colpito, per la loro storia, la loro tragica morte, ingiusta.
Loro sono Francesca e Sarah. 25 e 15 anni.

Entrambe queste belle ragazze hanno avuto un fine tagica. Entrambe avevano una vita ricca di sogni ancora da vivere.

Francesca Mansi, neolaureata in economia del turismo, con tanti sogni, tanti desideri che solo una ragazza di 25 anni con una laurea in tasca può avere.
Faceva la barista Francesca, per mantenersi, come fanno molti ragazzi di quell'età per pagarsi gli studi, per togliersi qualche capriccio.
Da quelle poche foto che abbiamo visto di lei, mi dava l'impressione di essere una ragazza piena di vita, allegra e vivace.
Lavorava ad Atrani, bellissimo posto della Costiera Amalfitana, credo ne fosse orgogliosa.
Quel lavoretto le avrebbe permesso di aprire le sue ali, forse aveva in progetto un viaggio, un master, un trasferimento da un'altra parte per realizzare il suo sogno, lavorare nel turismo.
Un giorno di fine estate, su quel piccolo paradiso si abbatte un terribile temporale, un piccolo torrente del posto si trasforma in morte e distruzione. Il torrente è il Dragone e proprio come un dragone della mitologia orientale, si scatena.
Francesca viene risucchiata da quel dragone infuriato e sparisce. L'acqua la travolge, la trascina, la uccide.

Solo dopo molti giorni Francesca viene ritrovata, ma non lì in mezzo al fango e ai detriti della devastazione...il Dragone la restituisce in mezzo ad un altro piccolo paradiso, le isole Eolie.
Come se si fosse accorto tardi di ciò che aveva fatto, come se la sua furia fosse scoppiata all'improvviso senza controllo e si fosse accorto solo più tardi di aver ucciso una dolce ragazza...e allora la porta lì, l'adagia con dolcezza su quelle acque meravogliose, la toglie dal fango e la porta lì...dove verrà riconosciuta dal padre.

Altra ragazza, meglio, bambina, la cui storia mi ha colpito molto è Sarah Scazzi la piccola 15enne di Avetrana, piccolo paese della Puglia.

Non voglio affrontare la storia di Sarah nello stesso modo in cui ci stanno bombardando di notize morbose, al di la della storia ...voci, intercettazioni, dichiarazioni, sussurri, tracce, pagine del suo diario imboccate a tutti, e tutti liberi di interpretarle...che ingiustizia, piccola Sarah!

Sarah era una piccola adolescente, molto sensibile e dolce, timida e delicata, innocente e bella.
Cresciuta in un piccolo paese che, forse, cominciava a starle stretto anche se, per ora, non l'avrebbe mai lasciato...lì aveva il suo mondo, i suoi amici, più grandicelli di lei, la sua scuola, la sua mamma, la sua cuginetta.

Sarah viveva la sua vita, la raccontava nel suo diario e non dovevamo leggerlo noi, perfetti sconosciuti...si sarebbe infuriata se l'avesse fatto sua mamma, figuratevi dei perfetti sconosciuti che di sicuro l'avrebbero pure spaventata...povera Sarah, tu amavi, giocavi, studiavi, sognavi...finchè qualcuno si è sentito in dovere di toglierti tutto questo...con quale scopo? Non credo lo sapremo mai...con quale diritto! mi vien da dire, solo questo, dico.

Non voglio accusare lo zio, la zia, le cugine...ci pensano i giornalisti a farlo...lo stanno facendo da giorni e lo faranno ancora per molto.

Vorrei tanto restituirti la serenità di un dolce riposo...quello che tutte le bambine fanno....quello che un dolce bambina merita...
E' colpa nostra se in questi giorni abbiamo parlato troppo di te...tu non l'avresti gradito, ti saresti vergognata molto di tutto quello detto, con presunzione, di te, dei tuoi sogni dei tuoi amori...eh si, dei tuoi amori o sbandate, come hanno detto...senza ricordarci di essere stati anche noi adolescenti e che, se solo qualcuno si fosse azzardato di entrare nel nostro mondo, senza chiedercelo, ci avrebbe ferito molto...

Ciao piccole donne del sud, vegliate su di noi...crudeli uomini del mondo!

Sceicco Bianco

venerdì 14 novembre 2008

Un mese fa...

Amici,

oggi è esattamente un mese da quando mia mamma (la ragazza con le margherite tra i capelli) non c'è più.

In questo mese credo di non aver ancora metabolizzato niente...mi sento strano...ho sempre l'impressione di vivere un lungo incubo...

Premetto che non vivo a casa dei miei genitori, che è in Veneto, io vivo in Toscana, ormai da quasi cinque anni.

Telefonavo quasi tutti i giorni a casa, ed era lei che rispondeva, sempre, anche quando non stava più molto bene, si faceva mettere il cordless sul cuscino, perchè voleva rispondere, sapeva che dovevo chiamare...

Ed ora, quando chiamo, non sento più la sua voce...è qui, forse, che l'incubo finisce e piombo nella realtà...NON C'E' PIU'!

Ho anche un grande rimorso che credo di non poter mai risolvere. Dopo l'intervento che subì ad agosto a noi familiari fu detto che l'intervento non era riuscito, ma non fu detto niente a lei.

A questo punto, abbiamo deciso di non dirle nulla, se non il fatto che avrebbe dovuto sottoporsi a dei cicli di chemio per "ripulire" i residui dell'intervento.

Lei iniziò la convalescenza con un senso positivo, si sentiva un pò sollevata e fiduciosa, addirittura cominciò a fare dei progetti per la prossima estate.

Non sapeva che la malattia la stava già "distruggendo" internamente...e sinceramente, non lo credevo nemmeno io.

Il giorno in cui morì, il 14 ottobre scorso, io stavo con lei, la portammo all'ospedale perchè avrebbe dovuto fare il secondo ciclo di chemio. Lì si sentiva curata, c'era la sua dottoressa che le dava una certa forza, sentiva che sarebbe andato tutto bene. Ma non fu così. Si sentì male poco dopo il suo arrivo in ospedale, e fu subito grave.

Non so se avesse capito la gravità della situazione...ma io rimarrò sempre con il rimorso di non essere stato sincero con lei il giorno in cui uscì dalla sala operatoria. Anche quel giorno stavo con lei, era in rianimazione e entrai a visitarla...fu un attimo, il suo sorriso era positivo e felice perchè era lì...io scoppiai a piangere perchè i medici mi avevano detto tutto. Lei capì, da me, che c'era qualcosa che non andava, ma poi abbiamo fatto e detto di tutto per non farle capire la gravità della situazione.

Ed io, da quel momento, non le ho mai detto nulla della sua malattia...

E' da un mese che non c'è ed è un mese che non riesco a sognarla. Non vorrei fosse "arrabbiata" con me...

Vorrei che sapesse che è stato per il suo bene che non le abbiamo detto nulla...volevamo che passasse gli ultimi giorni in "serenità", con i suoi progetti e speranze....ma abbiamo fatto bene?
Non lo so e non lo saprò mai!
Sceicco Bianco

venerdì 17 ottobre 2008

La ragazza con le margherite tra i capelli

Cari Amici,
Vi voglio raccontare una storia, quella di una ragazza che il giorno del suo matrimonio indossava, tra i suoi capelli neri e ricci, una cuffia fatta di margherite bianche...era bellissima! Erano gli anni 60...ed aveva 27 anni.

Questa ragazza si chiamava Gabriella e tutta la sua vita è stata come quella di una margherita.

Le margherite sono fiori unici, perfetti nella loro semplicità , sono i primi fiori che impariamo a disegnare, ma sono anche molto delicati e spiccano subito agli occhi quando li vediamo...sono il simbolo dell'amore che c'è o non c'è...ci fanno venire in mente la libertà, l'onestà, l'umiltà...tutte cose che erano anche dentro il cuore di Gabriella, la ragazza di campagna...come le margherite.

Gabriella faceva la parrucchiera, un lavoro che adorava...aveva dedicato i migliori anni della sua vita, a questo lavoro, rendere belle le donne la gratificava, la faceva sentire "importante" per le sue clienti, che l'adoravano...

Poi sono arrivati i figli e lì, ha cominciato a dividersi tra loro ed il suo lavoro...tra il suo negozio pieno di profumi, e la sua casa piena di strilli e pannolini...alla fine, però, ha scelto i figli!

Ha dato tutto a loro, anche se non in maniera urlata...ma era la sua vita a non volere e pretendere urli, semmai preferiva i sospiri, un pianto fatto di nascosto, una preghiera fatta di notte...questa era la sua vita!

Una vita un pò in penombra, la sua, ma vissuta fino in fondo, credo. Un marito, due figli, una casa in centro del paese, quel paese che l'aveva vista nascere, crescere e realizzarsi come parrucchiera, come moglie, come madre.

SEMPLICE E VERA, credo sia stato il suo motto...

Ora Grabriella non c'è più, un tumore l'ha rubata alla sua vita, in soli due mesi...si è spenta il 14 ottobre.

Ah, dimenticavo, Gabriella era mia mamma...la mia vita, il mio amore più grande...

Non ho avuto nemmeno il tempo di dirle tutto quello che provavo per lei ed un sacco di altre cose, ne avevo troppe da dire...

Il nostro è stato un rapporto come tanti, credo, molte cose dette e non dette, sussurrate e sospirate...ma, credo, in cuor mio, percepite e comprese...bastava uno sguardo, e lei capiva...come tutte le mamme!

Eppoi arriva la malattia che non ti lascia nemmeno il tempo per fare delle considerazioni per capire ..."Cosa potrebbe succedere se...." e ti ripeti continuamente "No, non succederà mai...! E' la mamma!"...ma la malattia non guarda in faccia nessuno...e quando sbatti il muso contro la realtà...è tardi! Mamma ha il respiratore, l'ossigeno la tiene in vita, questa vita che tanto le ha dato e tanto le ha tolto, il pre-coma la mantiene legata a noi con un flebile respiro.

E' lì che capisci che vivere è qualcosa di strano...non sai spiegarti più nulla, perdi completamente il contatto con la realtà...e poi realizzi, NON C'E' PIU'!

Allora arrivano subito i rimpianti, il non aver detto o fatto...ma non servono più a niente! Non la rivedrai più per dirle tutto in faccia, non potrai più ridere con lei, piangere con lei...sussurrarle ancora alcune cose di te o, semplicemente, non potrai più scambiarti ancora qualche sguardo...rivedere quegli occhi, che l'ultima volta che li hai visti erano sfigurati dalla malattia...

Lei adorava, in questi ultimi mesi, scrivere...appuntava frasi che le lasciavano delle emozioni...forse aveva bisogno di questo nei suoi ultimi giorni...non lo so, perchè non gliel'ho mai chiesto!

Così, ho deciso di far incidere una frase, sulla sua lapide...eccola:

"MUORE SOLO UN AMORE CHE SMETTE DI ESSERE SOGNATO"

Mi piaceva, mi ricordava la mamma, la sua vita...c'erano due parole fondamentali per lei, AMORE E SOGNARE...e poi, mi fermo, penso e mi accorgo che sono anche le parole che accompagnano la mia di vita...

Ora le margherite gliel'ho messe sopra la bara...erano belle e bianche come quelle del giorno del suo matrimonio.

Addio mamma! Mi mancherai....da morire!

Sceicco Bianco

martedì 8 luglio 2008

Ciao bella Federica!

In questi giorni, come quasi tutti credo, sto fissando le mie vacanze con un carissimo amico.
La ricerca è iniziata almeno un paio di mesi fa...prima il posto, poi il budget, poi il mezzo di trasporto..ecc...tutte cose bellissime, che ti danno la carica e ti stimolano ad andare avanti in questi caldi giorni estivi...

Tutto questo, credo, è quello che deve avere fatto e provato Federica la bella ragazza padovana che voleva solo fare una vacanza indimenticabile con la sua più cara amica.

Programmi tutto al minimo particolare, il look da spiaggia, quello da aperitivo e quello "mitico" da disco...che bello! aspetti un anno intero, e poi? ecco finalmente si parte! tu e lei...mano nella mano, salite sull'aereo...si decolla!!! le due belle padovane alla conquista della costa Brava...della bella Spagna!

Si atterra! un caldo afoso vi travolge, la "movida" già entra nel vostro cuore...è la Spagna! I primi giorni... favolosi, mitici! ti sembra di stare in un'altra dimensione...tutta colori, sole, mare, bella gente...vorresti fermare il tempo!

Poi, il resto, purtroppo lo conosciamo tutti, avrei voluto non sapere nulla....avrei voluto che la tua fosse una delle tantissime vacanza tra amiche spensierate e belle!

Invece no! Tutti ci siamo resi conto che non siamo più liberi di vivere...di vivere i nostri sogni, i nostri desideri...di credere di toccare il paradiso con un dito...
Certe "persone" (uso le virgolette per non dire cose spiacevoli), sono lì, dietro l'angolo, pronte ad infrangere qualunque sogno altrui, ma con quale diritto??? con quale diritto vi siete permessi di fare ciò???

Nessuno ha il diritto di fare quello che hanno fatto a Federica! Una ragazza di 21 anni che voleva vivere, voleva divertirsi, voleva sognare...ne aveva il diritto!

ASSASSINI è dir poco! è una parola fin troppo usata, in questi tempi, che ha perso la forza che aveva un tempo...

Non voglio sapere i particolari...ma credo che dietro ci sia stato un piano per farlo, studiato a tavolino per impossessarsi di una vita che non vi appartiene.
La vita di una bella ragazza non è "roba vostra"! (scusate la forza di queste parole...ma credo che nell'animo di questi assassini...la parola "ROBA NOSTRA", sia predominante)...

La bella Federica, ora, non tornerà più nella sua pianura, la bella pianura padana, del padovano, dove viveva...e dove si vive bene, o meglio...dove si viveva bene...
Forse, a volte, la nostra pianura è un pò troppo piatta...ed allora si cerca di provare sensazioni nuove, di evadere...magari con un bel viaggio, con gli amici...come hanno fatto Federica e Stefania...due ragazze con un sogno, vivere una vacanza indimenticabile...e basta!

Addio Fede!
Mi permetto di chiamarti così...
Sceicco Bianco

lunedì 19 maggio 2008

Una Gomorra....sulla coscienza

Amici,
ieri sera ho visto il film Gomorra, un film forte, diretto, non banale...un vero pugno alla nostra coscienza italiana...

Per un uomo del nord, nato e cresciuto lì, è veramente un colpo diretto, un KO.

Le informazioni che riceviamo dai media, giornali e tv, a mio avviso non hanno mai rispecchiato la realtà così come ha fatto Garrone nel suo film...
Una ripresa da brivido, come se il regista fosse un reporter di guerra, invisibile, che racconta con un occhio crudo e vero, quella realtà così scioccante da lasciarci senza fiato.
Gli sguardi, gli atteggiamenti, le bocche, la pelle...tutto in primissimo piano come se qualsiasi cosa volesse trasmetterci qualcosa, qualcosa di intenso di assurdo, di incredibile....si percepiva tutto, sembrava quasi di sentirli quegli odori di quei palazzi di Scampia, che sembravano più dei gironi infernali che delle case civili...

Con questo film mi viene da dire che il Neorealismo è ritornato! quella parte del nostro cinema, la più bella, la più emozionante...quella che ci ha fatto grandi agli occhi di tutti, è tornata!

La verità fa veramente male! e che dolore vedere come si vive in quei posti...che dolore sentire quelle frasi, vedere quella crudeltà.

Non dobbiamo vergognarci di "far vedere i nostri panni sporchi...", assolutamente NO! lo stesso fu detto quando uscì Roma città aperta di Rossellini...non dobbiamo aver paura di raccontare la nostra Italia di oggi...ma soprattutto non dobbiamo vergognarci di raccontare l'Italia così com'è...vera, intensa, dura, vigliacca, assassina, crudele...non è solo una cosa nostra, comunque...
Ma avere avuto il coraggio di far vedere il camorrista sotto un punto di vista realistico, non più quello patinato di Hollywood, questo è realismo!

Cari amici dobbiamo dire grazie a chi ci ha regalato uno spezzone di realtà, non filtrata, non banalizzata, non stereotipata...ma dura, scomoda, intensa, spigolosa, crudele...

Speriamo di vederne ancora di film così...perchè, forse, sarà grazie a questo tipo di film che finalmente potremmo vedere la nostra realtà!

Sceicco Bianco